Per quanto mi riguarda, tutto ebbe inizio nel 1999: il mio collega Alfio (che riterrò sempre responsabile per questo ;-) ) mi spinse a partecipare alla presentazione di una nuova iniziativa: la rete di Lilliput, promossa da Alex Zanotelli e Francesco Gesualdi. A seguito di quella serata, costituii con altri il nodo della nostra zona geografica, che restò attivo tre anni. A livello nazionale l'esperienza della rete di Lilliput si è invece conclusa nel 2009, ma il suo manifesto mantiene intatta tutta la carica evocativa originale.
MANIFESTO DELLA RETE DI LILLIPUT
In
un momento in cui sembrano valere solo le leggi del mercato e del
profitto mentre le istituzioni democratiche stanno perdendo credibilità
e potere
NOI
Associazioni, gruppi e cittadini impegnati nel
volontariato, nel mondo della cultura, nella cooperazione Nord/Sud, nel
commercio e nella finanza etica, nel sindacato, nei centri sociali,
nella difesa dell'ambiente, nel mondo religioso, nel campo della
solidarietà, della pace e della nonviolenza
DIAMO AVVIO ALLA RETE DI
LILLIPUT PER UNIRE IN UN'UNICA VOCE ALLE NOSTRE MOLTEPLICI FORME DI
RESISTENZA CONTRO SCELTE ECONOMICHE CHE CONCENTRANO IL POTERE NELLE MANI
DI POCHI E CHE ANTEPONGONO LA LOGICA DEL PROFITTO E DEL CONSUMISMO ALLA
SALVAGUARDIA DELLA VITA, DELLA DIGNITÀ UMANA, DELLA SALUTE E
DELL'AMBIENTE.
Come i piccoli lillipuziani riuscirono a bloccare il
gigante Gulliver, legando ciascuno un singolo capello del predone, così
noi cerchiamo di fermare il tiranno economico conducendo ciascuno la
nostra piccola lotta in collegamento con gli altri.
Per questo abbiamo
costituito la Rete di Lilliput: per ampliare l'efficacia delle nostre
singole opposizioni condividendo esperienze, informazioni,
collaborazioni e concordando mobilitazioni comuni.
La recente sconfitta
dell'Accordo Multilaterale sugli Investimenti, lo stop che
l'Organizzazione Mondiale del Commercio ha subito a Seattle, la
creazione di sempre più stretti contatti, collaborazioni ed iniziative
tra i movimenti che a livello mondiale si oppongono agli effetti
devastanti della globalizzazione e dell'economia dimostrano che è
possibile bloccare la macchina globale con i granelli di sabbia. Il
nostro obiettivo a lungo termine è la costruzione di un mondo dove ogni
abitante della terra possa soddisfare i propri bisogni materiali,
sociali e spirituali nel rispetto dell'integrità dell'ambiente e del
diritto delle generazioni future ad ereditare una terra feconda, bella e
vivibile.
Nell'immediato ci opponiamo alle scelte economiche che
attentano alla democrazia, che portano a morte il pianeta e che
condannano miliardi di persone alla miseria. Le nostre strategie
d'intervento sono di carattere nonviolento e comprendono l'informazione
e la denuncia per accrescere la consapevolezza e indebolire i centri di
potere, il consumo critico e il boicottaggio per condizionare le imprese
, la sperimentazione di iniziative di economia alternativa e di stili di
vita più sobri per dimostrare che un'economia di giustizia è
possibile. Ci impegniamo a realizzare tutto questo in un rapporto di
dialogo e di collaborazione con tutti gli altri gruppi, reti e movimenti
che in Italia e all'estero si battono per gli stessi obiettivi. Siamo
certi che mettendo in comune idee, conoscenze, risorse, e iniziative,
potremo ostacolare il cammino della globalizzazione al servizio delle
multinazionali per contrapporre una globalizzazione al servizio degli
essere umani. Questa è la nostra strategia lillipuziana, questo è il
potere di cui ciascuno di noi dispone. Esercitiamolo insieme per
ottenere dei risultati concreti.
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