domenica 26 febbraio 2012

Invertire le priorità

Ho già parlato in qualche post della necessità di una rivoluzione culturale. Vi propongo a tal proposito stralci di un articolo di Susan George, studiosa statunitense, apparso sul Manifesto del 27 ottobre 2011.

In Europa la crisi finanziaria è quella che preoccupa la maggioranza della popolazione e gode della copertura più ampia sulla stampa, ma non è l'unica. Uomini e donne fanno bene a preoccuparsi della finanza, visto che nella vita reale l'attuale caos finanziario si traduce in alta disoccupazione giovanile, pesanti tagli ai servizi pubblici e in tutte quelle misure di austerità che sono destinate ad aggravare la crisi. Ci troviamo inoltre in una grave crisi di disuguaglianza. In Europa, ma soprattutto negli Stati Uniti, dagli anni Venti o Trenta del Novecento il benessere non è mai stato così mal distribuito. [...] Tuttavia, ritengo che la crisi più drammatica sia quella di cui meno parliamo, il global warming e il cambiamento climatico. La crisi climatica avrà infatti gli effetti più profondi sulla stessa civiltà, e in paragone renderà irrilevanti le nostre preoccupazioni finanziarie.

Provo a spiegare con un'immagine ciò che intendo. Immaginiamo che il mondo sia governato da cerchi concentrici o sfere di potere, in cui il più potente sia collocato nella sezione più esterna.

Oggi, il cerchio più potente, quello che più influenza le nostre vite, è la finanza [...], basta osservare la quantità di soldi che le banche hanno ricevuto dai governi (il che significa dai contribuenti, in altri termini da me e da voi).

Il successivo cerchio di potere è l'economia reale, dove la gente investe, produce, distribuisce e consuma [...]: gli industriali ottengono profitti producendo beni e servizi reali, sfruttando i lavoratori nel processo di produzione e tenendo per se stessi il surplus di valore. Oggi, non c'è più bisogno che l'economia reale faccia soldi. Negli ultimi venti anni circa, si è potuto ottenere molto di più scommettendo direttamente sui prodotti finanziari e vendendo sempre di nuovo lo stesso prodotto finanziario.

Il terzo circolo di potere è la società, che include il governo, il quale deve obbedire alle regole della finanza e dell'economia [...], anziché fare in modo che siano la finanza e l'economia ad obbedirgli, cosa che porterebbe benefici alla popolazione. I sistemi di protezione sociale e perfino la salute e l'educazione sono sotto attacco ovunque [...]. Negli scorsi 3 o 4 anni i governi sono diventati sempre più indebitati, soprattutto a causa delle somme che hanno dovuto impiegare per salvare le banche. [...]

L'ultimo cerchio è quello ambientale, la biosfera [...]. Per la maggior parte dei governi, prendersene cura rappresente una sorta di lusso, che oggi non ci si può permettere di affrontare. Si tratta di un atteggiamento miope, e tragico. [...]

Ora, non sarete certo sorpresi nel sentire che la soluzione a tutti i problemi è semplice da affermare ma estremamente difficile da realizzare [...]: dobbiamo capovolgere l'ordine dei cerchi che ho appena descritto.

La biosfera deve venire per prima [...]. Non ho mai parlato di salvare il pianeta, perché il pianeta si prenderà cura di sé come ha fatto per 4 miliardi e mezzo di anni. La vera questione non è tanto se il pianeta sopravviverà, quanto se gli esseri umani in quanto specie sopravviveranno sul pianeta.

Il secondo cerchio sarebbe la società, una società democraticamente organizzata in cui i governi rispondano al popolo e il popolo sia la base della loro autorità.

Il cerchio successivo, il terzo, sarebbe la vera economia, con genuini investimenti nel lavoro, nell'educazione e nella salute, e con un alto livello di spesa pubblica e più equi sistemi di tassazione e distribuzione delle rimesse.

Per ultimo, ci sarebbe la finanza [...]: semplicemente uno strumento, tra molti altri, al serviizo dell'economia reale, della società e della biosfera.

Questo non è un progetto utopico. E' del tutto realizzabile se noi, il popolo, riusciamo a strappare il controllo dalle mani del sistema finanziario. [...] Finora, abbiamo ricompensato i colpevoli e punito gli innocenti. E' arrivato il momento di capovolgere le cose.

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