lunedì 23 gennaio 2012

Cetti-girl e il treno

Cetti-girl è innamorata del treno; direi in generale dei mezzi pubblici, ma specialmente del treno.
Sarà forse che l'abbiamo abituata fin da piccola. Per esempio, quando era più piccola, durante le vacanze di Pasqua avevamo l'abitudine di trascorrere 3 giorni in una città del nord: Torino, Genova, Venezia, Trieste; sempre andandoci in treno.
O sarà che fin dal primo giorno delle elementari è andata a scuola con lo scuolabus, e con gli autobus urbani dalle medie; adesso per andare alle superiori prende la prima corsa della mattina dell'autobus urbano (ore 6.52!), fino in stazione dove sale sul treno che la porta in città, dove con un altro tragitto di autobus arriva finalmente a scuola.

Riguardo le ferrovie, nonostante il trasporto regionale trasporti in Italia più di 2.800.000 passeggeri al giorno, contro i nemmeno 55.000 delle "frecce", gli investimenti vanno in prevalenza verso i treni super-veloci, super-lussuosi e super-cari, per i pochi che se li possono permettere. E così le regioni sono costrette ad aumentare il costo dei biglietti (+23,4% in Lombardia nel 2011), oppure a tagliare le corse (-19,5% in Veneto nel 2011).

E pensare che la Lombardia è soffocata dalle polveri sottili (pm10), e la situazione richiederebbe azioni straordinarie contro l'inquinamento; fra queste, convincere i cittadini a lasciare a casa l'auto e potenziare i mezzi pubblici.
Il nuovo coraggioso esperimento di Milano è incoraggiante: in una settimana il traffico è diminuito del 38%. Aspettiamo i dati sulla qualità dell'aria.

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