mercoledì 11 gennaio 2012

Pendolarismo (I)

Vado a lavorare in città, aihmé con la macchina e da solo: mi verrebbe troppo lungo il viaggio con i mezzi pubblici. Invece nelle precedenti occupazioni che ho avuto, in luoghi diversi, ero riuscito a organizzare un minimo di car pooling e a utilizzare anche i mezzi pubblici. Vi racconto le mie esperienze a titolo di esempio.

Quando lavoravo a Castellopoli, complici la distanza da casa limitata (una decina di km) e la pausa pranzo lunga (1 ora e mezza), tornavo a casa a mangiare (in realtà d'estate restavo al parco di Castellopoli, mangiando un panino o un trancio di pizza). Bene, ero riuscito a combinare con due colleghe mie concittadine di fare insieme il viaggio di mezzogiorno andata e ritorno dalla ditta a casa: 1 macchina al posto di 3! La mattina e la sera invece viaggiavamo separati per colpa dei diversi orari.

Poi ho lavorato a Bastonia, più lontano da casa. Lì riuscivo a farmi dare un passaggio alla mattina da un collega che passava dalle mie parti per recarsi in azienda; poi alla sera, sempre per la differenza di orario, tornavo con la corriera. A volte, mentre aspettavo alla fermata, passava una ragazza del mio paese che lavorava pure lei a Bastonia, e gentilmente mi portava a casa; siamo anche diventati amici.

Quando la ditta di Bastonia chiuse, avevo trovato due offerte di lavoro: una più confacente alla mia esperienza, ma in città; una meno adatta, ma decisamente più vicino (circa 7 km). Scelsi il secondo lavoro, perché potevo andare e tornare in corriera, e col bel tempo qualche volta andavo addirittura in bici! Poi questa azienda si trasferì, e alla fine fui vittima di una "ristrutturazione".

Per fortuna la ditta della città aveva ancora un posto per me, ed eccomi al giorno d'oggi e alla macchina. Ma il resto ve lo racconto domani.

Nessun commento:

Posta un commento