martedì 17 gennaio 2012

Giù le mani dall'acqua!

Siamo convinti che la valorizzazione dei beni comuni e del welfare sia il cuore della politica del terzo millennio.
La frase è di pochi giorni fa, ed è stata pronunciata da De Magistris, sindaco di Napoli.

I beni comuni, la loro cura, sono un tassello fondamentale della rivoluzione culturale necessaria. Essi vanno difesi dal mercato, che li vuole ridotti a merce per trarne profitto, restringendone l'accesso, che invece deve essere universale, e cercando di venderne la maggior quantità possibile, senza curarsi di preservarli per le future generazioni.

In Italia è emblematico il caso dell'acqua: nonostante il referendum sia ancora fresco (io e Razza-O abbiamo ancora gli adesivi, ormai scoloriti, sulle auto), già si addensano nuove e pericolose nubi.

Perciò vi invito caldamente a sottoscrivere e diffondere l'appello in difesa del referendum, lanciato dal forum italiano dei movimenti per l'acqua: giù le mani dall'acqua.

2 commenti:

  1. E' in corso anche un mail bombing a tutti i parlamentari: http://altracitta.org/2012/01/18/inondiamo-il-parlamento-mail-bombing-in-difesa-dellacqua-pubblica/

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    1. Ultim'ora: dal testo di decreto uscito poco fa dal Consiglio dei Ministri (scaricabile qui: www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/attachments/Decreto_liberalizzazioni_20-01-12.pdf) è stato stralciato dall'art. 26 (pag. 34) il divieto di gestione dei servizi di interesse economico generale tramite enti di diritto pubblico.
      Una grande vittoria del popolo dell'acqua che si è mobilitato in tutti i territori per chiedere al Governo il rispetto dell'esito referendario.

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